CINQUANT’ANNI
Vecchio amico, più fedele d’un cane,
tra i pruni, la strada ancor si dipana,
eppur la mèta si scorge da questo crinale.
Un giovane uomo ci guarda e sorride:
sembra assurdo, è trascorsa una vita !
Ricordi mia madre, tuo padre ?
Or la coltre del tempo
il dolore ha ammantato.
Sento ancora “quel” freddo glaciale
raggelare la quiete del buio invernale
e di nuovo l’amore lenire il dolore,
alla luce e al tepore del sole.
NOTE:
Raggiunto il crinale dei cinquant’anni è tempo di bilanci, anche se ulteriori percorsi inesplorati ci attendono.
Eventi lieti e tristi legano ogni coppia di coniugi.
La dimostrazione più eclatante del comune “iter vitae” è la presenza dei rampolli destinati a sostituire gli anziani ormai periti.
Tra le speranze che sempre campeggiano in ogni cuore, si intravede il sipario che da un momento all’altro scenderà sul teatro della vita.
