IL GIORNO
Dal grembo dell’alba ha in dono l’aurora,
tra vette maestose indi versa chiarore.
Rugiada scintilla sull’erba dei prati,
arabesca la brina sul mondo ghiacciato.
Più tardi i bagliori trafiggon le gole
e, miti o roventi, raggiungono i cuori.
Il giorno si veste di umori e colori,
ne gusti i profumi, ne chiosi silenzi e clamori.
Cristalli lucenti gli appende lo scroscio
che picchia sonora sopra ogni cosa.
Nel manto suo nero alfin si riposa
e quiete sovrana gl’infonde il Creatore.
Dal grembo dell’alba ha in dono l’aurora,
tra vette maestose indi versa chiarore.
Rugiada scintilla sull’erba dei prati,
arabesca la brina sul mondo ghiacciato.
Più tardi i bagliori trafiggon le gole
e, miti o roventi, raggiungono i cuori.
Il giorno si veste di umori e colori,
ne gusti i profumi, ne chiosi silenzi e clamori.
Cristalli lucenti gli appende lo scroscio
che picchia sonora sopra ogni cosa.
Nel manto suo nero alfin si riposa
e quiete sovrana gl’infonde il Creatore.
NOTE
D’estate o d’inverno, dall’alba al tramonto, con la pioggia o col sole, ogni giorno si anima di mille storie, di mille rumori e colori, fino a che, sceso il buio, torna la quiete. Il tutto in virtù di quella indefessa alternanza che solo un essere superiore può governare.