LA NEBBIA
Col manto suo lieve avvolge il declivio,
ne sfuma i contorni, lo tinge di bigio.
Si posa leggera su ogni creatura,
silente s’incunea tra boschi e radure.
Lo sguardo, incalzato, lesto sprofonda
nel letto di bruma soffice e tondo.
Il trillo del passero guada il silenzio,
s’ode distinto oltre il velo di nebbia.
E’ segno di vita nel paesaggio assopito,
al chiarore crescente, man mano più ardito.
In simbiosi perfetta, nell’aere calanti,
vapore e pulviscol viaggian tremanti,
fedeli alleati contro il sole che sale,
vincente in tenzone con sprazzi ormai caldi.
Poi si versano al suolo in minuscole lacrime
ed ecco apparire i nascosti compari,
che uomini onesti han frodato in affari.
La nebbia, sfumando, a nudo trarrà
celate menzogne e volgar falsità.
NOTE
La nebbia può essere paragonata ad un velo che avvolge le menzogne umane.
Essa sfuma ogni asperità e pare essere morbida e protettiva ma, per quanto si cerchi di nascondere le proprie malefatte, si rischia pur sempre che, da un momento all’altro, la nebbia metta a nudo tutto quanto era stato abilmente celato.