MALINCONIA DI UN TRAMONTO
Oltre il vetro c’è il sole,
il passero gaio saltella,
ciondola flebile il ramo.
Il passero torna, cinguetta,
becca gli aghi di pino,
si libra leggiadro nel volo.
Mi giungono voci e rumori,
lo sguardo rincorre i colori.
Mi volto, la stanza è in penombra;
è disteso, il silenzio è di tomba.
Rannicchiata nell’angolo buio,
la morte gli conta i respiri,
attende paziente l’evento,
ha già posto il traguardo
alle ultime gocce di vita.
Oltre il vetro c’è il sole,
il passero gaio saltella,
ciondola flebile il ramo.
Il passero torna, cinguetta,
becca gli aghi di pino,
si libra leggiadro nel volo.
Mi giungono voci e rumori,
lo sguardo rincorre i colori.
Mi volto, la stanza è in penombra;
è disteso, il silenzio è di tomba.
Rannicchiata nell’angolo buio,
la morte gli conta i respiri,
attende paziente l’evento,
ha già posto il traguardo
alle ultime gocce di vita.
NOTE
E’ triste assistere al lento scivolare della vita verso la morte, soprattutto quando si tratta di una persona cara. Lo è ancor di più se, con la tristezza che ti pervade, contrastano le voci ed i colori della primavera che ridesta la vita.